Beni immateriali da salvare: il salone del barbiere
 
Un luogo rigorosamente maschile dove da secoli a Bernalda si poteva chiacchierare di tutto, politica, corna, calcio,  meteorologia, famiglia, religione, filosofia della vita, ecc…Un sorta di circolo culturale, i cui soci sono i clienti che, spesso la sera, andavano a frequentarlo anche se non c’erano capelli  e barba da tagliare. Il salone del barbiere ha rappresentato e in parte rappresenta ancor oggi, un luogo di elaborazione, trasmissione del sapere, lo spazio della sperimentazione e della divulgazione e del reciproco apprendimento. Le storie dei nostri barbieri bernaldesi narrano di maestri barbieri suonatori, medici, dentisti, ragionieri,farmacisti (nel Medioevo il barbiere era iscritto alla corporazione dei Medici e degli Speziali). Un buon barbiere era una persona che percepiva dal popolo e al popolo restituisce, in forma discreta e rispettosa, sa, che oltre ai bisogni volgari del taglio, il suo locale deve garantire i piaceri della socialità. Gentilmente donata a Cea Bernalda e Metaponto dalla famiglia Di Biase, ecco una foto di un salone “circolo culturale”  di Bernalda del 1936, del maestro Vincenzo Di Biase, frequentato tra l’altro da Ezio Taddei (1895-1956) scrittore, anarchico, antifascista confinato a Bernalda fra il 1936 ed il 1938 dove Ezio fa tutti i lavori, aiutato dai “soci” della barberia, affinchè  possa permettersi qualche quattrino per partire appena possibile al nord per continuare i suoi studi e le sue lotte. Molti anni dopo la sua morte un articolo del Corriere della sera il 22/4/2004,specificatamente nella rubrica “Il libro del giorno” commenta la vita e le opere di Ezio Taddei con queste parole « “Uno scrittore dimenticato…Un uomo che visse ai margini, da umile fra gli umili. Per natura era un ribelle, seguendo il proprio istinto libertario, lottò contro fascismo, mafia italo-americana, ipocrisie dei poteri forti…Rimase sempre povero come gli eroi dei suoi romanzi…Ezio Taddei è autore di un Vangelo apocrifo, il Quinto, in cui alla fine Cristo lascia i poveri in eredità agli apostoli ». Di questo straordinario personaggio, con orgoglio mettiamo a disposizione una sua foto mentre dialoga nella bottega del barbiere con gli altri frequentatori bernaldesi del “circolo culturale”. 
foto ezio taddei
FOTO
Nella foto da sinistra, il primo è Vincenzo Di Biase (il barbiere), il terzo Cosimo Petrocelli (macellaio e grande calciatore degli anni 30), il quarto Ezio Taddei