Continua il viaggio di Cea B&M nei luoghi e nelle azioni che hanno fatto la storia della nostra comunità, monitorando i luoghi della produzione agricola, nello specifico i luoghi dello stoccaggio del grano e di altri prodotti agricoli, gestiti dall’allora Consorzio Agrario.

L’intento è parte della nostra mission, dare più forza al nostro passato, alle maestranze, al lavoro contadino e artigiano, allo scopo di costruire quella identità culturale attraverso la salvaguardia del nostro patrimonio, visto come matrice e strumento di sviluppo sostenibile. Non si apprezza e rispetta ciò che non si conosce.

Con questo articolo si vuole iniziare un lungo dossier, un lavoro ambizioso che sia un punto di partenza verso una ricerca storica ed antropologica più approfondita, nell’intento di coinvolgere altri protagonisti e professionalità, ma soprattutto le scuole. Il lavoro inizia dalle testimonianze dirette dei protagonisti ancora presenti, supportati dalla ricerca bibliografica.

 

L’iniziativa si prefigge l’obiettivo di fornire un contributo affinché la popolazione, e soprattutto i giovani, acquisiscano il valore identitario di alcuni manufatti o parti di esso, ancora presenti nel centro urbano di Bernalda e Metaponto, riconoscendo loro non solo il ruolo di testimonianza di cultura e abilità produttiva delle generazioni passate, ma anche di segni di connotazione di un paesaggio da preservare, pur nell'inevitabile processo di ammodernamento in atto.

Il Consorzio Agrario è stato il cuore pulsante a supporto di una economia basata quasi esclusivamente sull’agricoltura. Il Consorzio a Bernalda, ha visto come primo gestore B.Furlò, a cui seguì G.Verga, A.Caputi, fino alla liquidazione dell’Ente nei primi anni duemila.

I consorzi stoccavano produzioni, commercializzavano, gestivano i contingenti, trasformavano, fornivano mezzi tecnici e professionalità agli operatori del settore. I manufatti utilizzati dal Consorzio sono ancora esistenti e oggi sono utilizzati per altre finalità,ma almeno da punto di vista architettonico, in qualche modo, sono stati salvaguardati.

Ecco una sequenza fotografica.

 

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 Il lavoro è solo una prima bozza bisognosa di approfondimenti e correzioni. Noi di Cea siamo disponibili all'ascolto  dei protagonisti e di tutti i portatori di conoscenze e lo faremo in particolare  il 20 febbraio 2016 presso la Sala Incontro, sito deputato ogni anno al rinnovo del tesseramento Cea.