La Chora di Metaponto potrebbe diventare Deposito Nazionale delle Scorie nucleari?

 La befana porta da sempre regali, ai bernaldesi e ai lucani nel 2021 ha portato cenere e carbone.

Come se non bastassero tutti i problemi legati al covid , tamponi e alle vaccinazioni. La Sogin ha reso noto i siti italiani "candidati" ad ospitare il deposito nazionale di tutti i rifiuti radioattivi nazionali. I siti sono 67 e .... due ricadano nel Comune di Bernalda.

Dal sito specifico della Sogin si possono rilevare tutte le informazioni in merito, dal link ci si può erudire in merito.  La struttura sarà imponente , 150 ettari e secondo i "tecnici Sogin" in assoluta sicurezza.

Il caposaldo della mission di Cea B&M è sempre stata la conoscenza, requisito fondamentale per una educazione ambientale. Con questo articolo non si vuole fare sintesi di ben 10 anni di attività della nostra associazione nel campo della ricerca, valorizzazione e promozione del territorio, basta consultare il sito, ma vedere  nella mappa dei siti possibili dello stoccaggio nuclearare la Chora di Metaponto non si può tacere.

Due parole sulle iniziative che abbiamo fatto nella Chora vanno spese a, oltre a cogliere l'occasione per salutare e ringraziare il prof. J.C.Carter, archeologo americano, che per 40 anni ha diretto scavi, studiato e divulgato la nostra Chora in tutto il mondo.

Fino a qualche anno  fa,  la parola CHORA era un concetto sconosciuto alla maggior parte della popolazione, con un lavoro incalzante , che continua ancora, abbiamo individuato fisicamente i siti più importanti della Chora, li abbiamo fotografati, descritti nelle nostre pagine web ,riportato la oro storia e da 10 anni abbiamo accompagnato turisti, scuole e cittadini.

Un lavoro importante , martellante, condotto in sinergia con il FAI Costa Jonica nelle famose giornate Fai e con l'Amministrazione Comunale che ha sostenute le nostre iniziative e alla Soprintendenza ai Beni Archeologici di Metaponto. Abbiamo narrato la ricchezza della colonia greca di Metaponto, opulenta e spavalda, grazie alle risorse provenienti dalla sua area agricola, ossia la Chora. Terreni straordinari di un fertilità incredibile, con tanta acqua a disposizione, che hanno fatto la fortuna di Metaponto .

La Chora di Metaponto è presente nella Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) . Mentre si lavora per inserirla nei grossi circuiti turistici nazionali e internazionali , ecco che la trovi in  ben altri...circuiti.  Dopo l'ecomostro in costruzione nei pressi della Tavole Palatine, questo regalo può rappresentare un'altra mazzata per Metaponto. I sentimenti di sgomento, rassegnazione e voglia di mollare  sono spontanei, soprattutto perchè ci si rende anche conto che da soli non si va  da nessuna parte e chi veramente ama il proprio territorio, deve andare oltre il semplice post sui social.

Andando nel merito ai  criteri di esclusione della aree potenzialmente idonee , in primis  vi sono criteri prettamente geologici, ma in seconda battuta ci sono anche altri criteri di esclusione che sono:

  1. manifestazioni vulcaniche secondarie
  2. fenomeni di subsidenza e sollevamento
  3. erosione accelerata del suolo
  4. habitat e animali a rischio
  5. produzioni agricole di particolare qualità
  6. i luoghi di particolare interesse archeologico e storico .

In un video presente nel sito famigerato è spiegato nel dettaglio che queste zone non possono essere  Aree Potenzialmente Idonee.

Vorrei fare una domanda ai tecnici della Sogin: A Bernalda ci siete mai venuti? Avete mai aperto un libro di storia?

In merito al punto 5  produzioni agricole di particolare qualità ,  chi ha redatto il documento è sfuggito che i terreni rossi della Pizzica, Demanio, Avinella, Cardillo, Lago del Lupo,  Saldone sono i nostri terreni migliori,  dove si producono le eccellenze agroalimentari del nostro territorio, da 3000 anni !!!  Da qualche anno sono ritornati appetibili sul mercato grazie alla coltivazione della fragola. La famosa fragola Candonga di ... Scanzano,  ormai si produce in maniera massiccia a Metaponto,  proprio nella chora ... MT15 e MT16. Oltre alla fragola in quelle aree si producono i famosi ortaggi che vediamo in pubblicità nella OROGEL , carciofi, melenzane, cavoli, peperone, rape, zucchine, sempre piu spesso anche in serra. Di recente sta avendo grande successo il kiwi giallo, gli impianti stanno crescendo proprio in quella zona.  Non si possono non citare i pregiati frutteti, pescheti, albicoccheti , vigneti una da tavola e agrumeti i cui prodotti vengono esportati in tutta Italia. Parliamo di produzioni importanti di particolarissima qualità che hanno fatto lievitare i prezzi proprio di quei terreni in maniera importante. Ovviamente tutto questo è marginalmente citato nella relazione del siti MT15 e MT16.

In merito al punto 6, circa i luoghi di particolare interesse archeologico e storico ....i redattore del documento tecnico scrive : " Questo argomento richiede indagini a scala locale proprie delle successive fasi del processo di localizzazione e pertanto l’individuazione nell’area degli elementi indicati e la loro valutazione viene fornita solo in termini generali" . Frase che ci dice la provvisorietà del lavoro fatto in campo e quindi della ignoranza del patrimonio archeologico e storico. Lacune che ci danno speranze, su cui gli Enti locali dovrebbero impostare un documento tecnico di protesta, ma non  è il solo elemento.

Dal seguente link potete prendere visione su google maps della aree individuate dalla SOGIN  nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI). In rosso l'area MT 16 lago del Lupo e in verde MT15 pizzica, inoltre in blu la chora di Metaponto, un area che dalle pendici del centro urbano di Bernalda si estende da Basento a Bradano fino alla Pizzica. E' riportata anche il sito  archeologico di Pantanello.

  

 Le immagini che seguono riportano la chora ai tempi della colonizzazione greca.

  Nel rettangolo è evidenziata la zona della chora con la massima intensità abitativa, le fattorie sono i quadratini, circa 200 insediamenti, mentre i triangoli e i cerchi sono gli altri centri più importanti.