Una tragedia greca scritta da Euripide " Melanippe prigioniera", oggi parzialmente perduta, viene ambientata nella colonia greca di Metaponto. Della tragedia esistono diversi frammenti , che sono stati utilizzati da due studiosi classici, Igino e Strabone, per ricostruirne una trama. Della tragedia esistono diverse versioni, Euripide ne scrisse almeno due, rappresentate nei teatri in due periodi differenti, attorno al V sec a.c.. Una di queste versioni narra la storia del re Metaponto, eponimo della città ionica e di Melanippe,tragedia ambientata proprio nella città di Metaponto.
Trama
Nella città di Metaponto viveva una bellissima fanciulla, Melanippe, figlia di un ricco signore del luogo Desmonte , Nettuno, sempre sensibile al fascino femminile la sedusse e amò la bellissima Melanippe, e dal loro rapporto nacquero due gemelli, Beoto ed Eolo.
Quando il padre Desmonte seppe dei due bambini , s'infuriò ,accecò la figlia e la rinchiuse in una prigione; per di più ordinò che le venisse dato poco da mangiare e da bere e che i bambini fossero gettati in pasto alla fiere.
E così fu fatto , i suoi uomini improgionarono la bella Melanippe e portarono i neonati nel bosco, ma arrivò una vacca da latte e offrì ai due piccoli le mammelle.
La scena intenerì i pastori,che si presero i due bambini e li portarono nella loro fattoria.
Nel frattempo, il sovrano Metaponto,eponimo della città, chiese alla moglie Siris di dargli dei figli, per succedergli al regno. Figli purtroppo che non arrivavano.
Siris, spaventata, chiese aiuto alle ancelle di corte, le quali erano a conoscenza dei trovatelli del bosco, allora fece chiamare i pastori affinchè le portassero i due bambini da presentare al re. Siris fece credere al marito che fossero suoi, i due bambini portarono serenità a corte, furono accolti , amati e ben curati dalla famiglia reale.
Subito dopo Siris, rimase incinta e partorì altri due gemelli, due figli dal sovrano Metaponto; ma il re non si entusiasmò più di tanto e continuava a preferire i primi due, anchè perchè erano veramente bellissimi e soprattutto erano i primogeniti e quindi gli eredi al trono.
Gli anni passano, i 4 fanciulli insieme crescono felici nella casa reale, ma Siris viveva con questo terribile segreto che l'arroventava dentro e il suo odio verso Beoto ed Eolo cresceva sempre di più e , accecata dall'ira, ordì per sbarazzarsi dei due trovatelli per riservare il regno ai suoi figli veri .
Spesso il re Metaponto soleva allontanarsi per alcuni giorni per portare dei sacrifici alla dea Diana Metapontina,era questa l'occasione che Siris aspettava.
Siris colse l’occasione per svelare ai suoi figli il suo segreto, quindi che i loro presunti fratelli non erano tali ed organizzò una battuta di caccia e disse ai suoi figli veri “ andrete sul monte per cacciare, uccideteli a pugnalate!”.
Saliti sul monte, seguendo le esortazioni della madre, i due fratelli non riuscirono però a sorprendere Beoto ed Eolo e ne scaturì un aspro combattimento , ma Beoto ed Eolo, con l’aiuto del dio Nettuno loro padre,vinsero lo scontro ed uccisero i figli di Metaponto.
Beoto ed Eolo , comunque sconvolti, portarono i corpi dei fratellastri alla reggia ,raccontando l'accaduto a Siris ,ma questa dette ordine ai soldati di catturare e imprigionare gli assassini e poi disperata dal dolore si uccise con un coltello da caccia.
Beoto ed Eolo riuscirono a fuggire. grazie sempre all'auto di Nettuno e si rifugiarono presso la fattoria dei pastori che li avevano allevati; là Nettuno rivelò loro che erano suoi figli e che la loro madre era ancora tenuta prigioniera.
I due si precipitarono a casa di Desmonte, lo uccisero e liberarono la madre dalla sua prigione, Nettuno le rese la vista e tutta la sua bellezza.
In seguito Beoto ed Eolo portarono la madre al re di Metaponto e svelarono la perfidia di Siris. Il re li perdonò e si innamorò di Melanippe e la sposò, Beoto ed Eolo furono nuovamente accettati a corte e vissero alcuni anni con la madre vera e con il sovrano.
In seguito Metaponto fece partire i due giovani alla conquista di nuove colonie, i due giovani approdarono nella Propontide dove fondarono due città che chiamarono Beozia ed Etolia, dai loro rispettivi nomi.
Mentre Melanippe e Metaponto. regnarono e vissero felici nella loro città.